
Olivia C. Janku
2025 – Praxis Oh Yes Baby Yes, Grossmünsterplatz, Zürich, Schweiz
Galerie Joana Dürig_ Glarus Schweiz
Al X-lea Salon al pictorilor români din grupul Soleil de l’Est
Sala „Constantin Brâncuși”, Palatul Parlamentului, Bukarest, Rumänien
2024 – Universum KunsTraum mit Elena Starostina & Tatsuo Shoji
Kunstroute Aachen
2023 – Kunstroute Aachen
Salon al pictorilor români din grupul Soleil de l’Est
Sala „Constantin Brâncuși”, Palatul Parlamentului
AICI-ACOLO Bukarest, Rumänien
2022 – Kunstroute Aachen
AICI-ACOLO Bukarest, Rumänien
2021 – Bienala Internationala de Acuarela, Bukarest
Bukarest, Soleil de L'Est
Aachen, Solingen, RE-CONECTED
ARTBOX Barcelona
2020 – ART TOGETHER, Bruxelles
Palermo, BIAS Biennale Internazionale di Arte Contemporanea
Kulturwerk Aachen
2019 – LUCA 25, Haus Cadenbach Aachen
ARTBOXPROJECT Zürich
Kunstroute Aachen
2018 – Kunstroute Aachen Aula Carolina
ART100-Together in Europe Aachen
ART100-Together in Europe, Bucarest Romania
AICI-ACOLO ICR, Bucarest Romania
ARTBOXPROJECT NEW YORK 1
2017 – Kunstroute Aachen Aula Carolina
AICI-ACOLO Muzeul Cotroceni, Bucarest Romania
SIEBENPLUSZWEI Aachen
2016 – Atelierhaus Aachen
Kunstroute Aachen Aula Carolina
418 Contemporary Art Gallery, Bucarest, Romania
2015 – Atelierhaus Aachen
“Broken Waves” mit Radu Tuian, Paris, France, Haus Cadenbach, Germany
Kunstroute Aachen Aula Carolina, Germany
Kunsttour Maastricht, NL
“About Water” Mit Tatsuo Shoji, Japan, Luisenhospital Aachen, Germany
2014 – Atelierhaus Aachen
“Dolce Vita” ARTHOTEL Aachen, Germany
“MOZARTE” Aachen
Aula Carolina mit Bleiberger Fabrik
2013 – Atelierhaus Aachen
“Mein Aachen” Haus Cadebach, Aachen Germany
Kunstroute Aachen, Aula Carolina
2009 – Atelierhaus Aachen
2008 – “Farben und Formen” ICR Berlin
2006 - “Kunstwege“ Meerbusch, Germany
2003 – “Begegnungen“ Düsseldorf, Germany
Die Malerin Olivia Janku thematisiert Samen und Schotenformen als Quell der Vielfalt, der schöpferischen Kraft und der menschlichen Energie. In angeschnittenen, Reichhaltigkeit versprechenden Anatomien von Samenformen oder in explosiv aufsprengenden Radialkugeln wird diese Energie über die Form und die irreale Farbigkeit deutlich, in der immer eine Werthaltigkeit liegt, die ins symbolische reicht, als oranges Glühen, buntes Leuchten oder goldenes Strahlen, eingebettet in ein sandstrandsanftes Farbgefüge. Die so kostbar gemachten Leinwandoberflächen zeigen im positiven Flirren abstrahierter und informeller Strukturen eine hoffnungsfrohe Erwartung an die Zukunft.
Dr. Dirk Tölke, Kunsthistoriker
Vortrag anlässlich der Ausstellungseröffnung in aha atelierhaus-aachen Dezember 2011
Mich erinnern die Werke dieser Ausstellung an das spanische Wort Alegria. Alegría
ist eine Stimmung, ein Geisteszustand. Der Name bedeutet Freude und Jubel.
Alegria drückt die Freude aus, die ein Betrachter beim Anblick dieser Bilder, durch
die visuelle Erfahrung empfinden kann, aber auch die Freude der Künstlerin beim
Malprozess. Die Bilder sollen nicht nur optisch wirken, sondern wie das Wort
Alegria lautmalerisch die Freude wiedergibt, werden die Farben zum Klingen
gebracht. Die Künstlerin experimentiert mit der Wirkung von Farben, Formen,
Linien und Flächen aufeinander, sowie mit der Subjektivität der optischen
Wahrnehmung beim Betrachter,
Josef Gülpers, Kunsthistoriker, Aachen
ArtHotel Aachen 2015
Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra
Critica d'arte. 5 sept 2020
Oggi presentiamo l'artista e architetto rumeno Olivia Iancu, la cui ricerca è volta alle forme elementari della natura, a particolari botanici, a giochi di luce su forme spontanee. L'artista usa una tavolozza assolutamente irreale, con grandi aree dorate, per portare l’osservatore a concentrarsi sulla forma e a tralasciare l’esperienza, il ricordo, il racconto. La Iancu non ha mai tralasciato quell’interesse spontaneo che provava fin da piccola nell’osservare l’ambiente, improvvisando giocattoli fatti con le foglie, la sabbia, la terra, i sassi: era una realtà semplice ma non banale dove la sua creatività trovava continue sollecitazioni.
Mi parli di lei, come artista.
“Iniziare da bambina in una scuola d'arte a Bucarest e rimanervi per 8 anni mi ha abituato ad amare l'arte e ad esprimermi attraverso il suo linguaggio; questo amore continua negli anni e anche adesso che sono architetto, l’arte rimane il mio modo di esprimermi e invitare a un dialogo”.
Cosa è per lei l’Arte?
“Una meravigliosa possibilità di comunicare, qualcosa che può cambiarci avvicinandoci alla nostra verità”.
Anche se Olivia Iancu si esprime con il linguaggio della Secessione viennese e le sue opere condividono forme e colori con Gustav Klimt, il contenuto dei dipinti riflette i principi e le aspirazioni della cultura socialista: un tentativo di portare ognuno alla bellezza e all’equilibrio, ritenendo che l’uomo possa trovare in sé ma soprattutto nella relazione con gli altri una profonda gratificazione. La Secessione viennese, invece, ebbe il coraggio di far affiorare i lati più oscuri e conturbanti di una società tradizionale rigidamente inquadrata per classi.
Cosa rappresenta per lei BIAS?
“Un meraviglioso incontro di persone, che in questo momento di grande tensione porta luce nel nostro mondo”.
Che significato ha per lei esporre al Loggiato di San Bartolomeo?
“Esporre qui a Palermo è una grande opportunità per me, avere il mio lavoro in un posto così prestigioso, in un luogo pieno di storia e amore per l'arte, stare insieme a tanti altri artisti impegnati a mostrare il proprio lavoro per avviare un dialogo con il pubblico, è davvero un grande piacere ed onore per me”.
Cosa lega la sua opera al gioco?
“In entrambi i miei lavori, Alchemy e Seed, il gioco è una questione di tempo, di sedimentazione, di scoperta. Così era nell’Alchimia così è nella natura, poiché è dal seme che cresce il fiore più bello”.
Una meditazione fatta con apparente semplicità, cercando forme e colori che ci appartengono in quanto comunione naturale con il mondo. Una ricerca che porta in evidenza l'equilibrio delle strutture, indagate nel piccolo, nel microscopico. Davanti all'osservatore si apre un microcosmo assolutamente non estraneo a chi lo osserva.
Come definirebbe la sua missione di artista?
“Portare bellezza in questo mondo, ispirare amore, sapere che i miei quadri negli uffici e nelle case influiscono positivamente sull'umore delle persone”.
Olivia Iancu, l’arte come strumento di comunicazione della bellezza.
Olivia Iancu a BIAS 2020, Palermo
Loggiato di San Bartolomeo dal 12 luglio al 12 settembre 2020.
Massimiliano Reggiani - EmmeReports
Olivia Calinescu Jankus Kreationen sind Explosionen aus Sonne, weißen Blumen, Flammen, Meereswasser, Wunder der Farbe, gesammelt in funkelnden Herzen oder in Retorten mit Zaubersprüchen moderner Alchemie. Die verzauberte Flöte ist auch ein vibrierendes Herz mit goldenen Pulsationen. Die Landschaften folgen der gleichen menschlichen Faszination, sie sind Straßen der Liebe oder goldene Küsten. Samen voller Leben sammeln sich und bilden Städte, fantastische Welten, und der Turmbau zu Babel ist eine planetarische Farbmischung, die in Stufen angeordnet ist, die kühn in den Himmel ragen.
Andrei Baleanu, Radio Deutsche Welle, Kultur – Bonn 2006


















Mit Prof. Wolfgang Becker and Tatsuo Shoji


Kunstroute, Aachen 2014




